Per questa seconda serata della mini tournée italiana dei Toy siamo nella splendida location del Vicolo Bolognetti di Bologna (la prima si era tenuta al Magnolia di Milano).
La manifestazione si è svolta nell’elegante, anche se piccolo, cortile interno con porticato di un antico palazzo nel centro storico di Bologna, dove probabilmente l’acustica non è delle migliori, ma in compenso l’atmosfera che si respira è molto suggestiva.
Giornata calda e afosa, anche la serata si preannuncia tale, poi un temporale ci sfiora e la temperatura per un momento diminuisce. L’ingresso del concerto è ad offerta libera e di questo bisogna dare merito agli organizzatori, perchè tutti sappiamo come di questi tempi, la crisi stia svuotando le tasche, soprattutto, dei giovani.
Il pubblico è numeroso ma non sufficiente per riempire il locale, probabilmente il gruppo non è abbastanza conosciuto avendo all’attivo un solo cd ed una manciata di singoli, ma in Inghilterra, da dove provengono, sono stati elogiati come una delle migliori band emergenti.
Alle 22,20 il gruppo sale sul palco ed inizia il concerto; chi si trovava comodamente seduto nei tavolini del bar si avvicina.
La formazione è quella classica composta da due chitarre, basso, batteria e tastiere ed il loro look ricorda tanto quello dei Deep Purple dei primi anni settanta, impressione che avevo avuto anche al concerto di Pordenone dell’autunno scorso.
I Toy partono alla grande, costruendo un energico muro di suono che abbraccia sonorità indie rock, neo-psichedelia, shoegaze, post rock, krautrock. Il live si snoda alternando pezzi brevi e lunghe cavalcate ipnotiche e ripetitive dal ritmo ossessivo e frenetico, dove emergono le chitarre sopra una base basso-batteria potente e incessante, il tutto amalgamato dagli ottimi interventi delle tastiere a conferire melodia e armonia al loro sound.
Il concerto scorre veloce e, purtroppo, si esaurisce in poco meno di un’ora; non hanno nemmeno concesso il bis ma in quei 50 minuti non si sono certo risparmiati ed hanno dato vita ad un live carico di energia e molto apprezzato dai fans, che li hanno salutati con un caloroso applauso!
di Claudio Lipparini